Contraddizioni della politica, rigorosamente con la p minuscola

Partiamo dall'assunto base che quotidianamente ci viene somministrato dai politici: "la politica ha bisogno di partecipazione, la democrazia ha bisogno di partecipazione". Su questo assunto si organizzano primarie, si organizzano manifestazioni, si organizzano convegni... e poi, cosa fa la politica con la p minuscola? Ritratta!
In questo ambito il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, l'on. Ricardo Franco Levi, scrive una proposta di legge dove si stabilisce che il singolo cittadino che decide di tenere in internet un "diario" personale debba essere equiparato ad una testata giornalistica. Il tutto richiedendo bolli, registrazioni, direzioni, ecc., ecc., ecc. Ma non si era detto che partecipare era il sale della democrazia? Tenere qualche nota on line non è partecipazione democratica? Evidentemente l'on. Levi non la pensa in questo modo o meglio ritiene che questa partecipazione democratica vada in qualche modo "sfrondata"...

Ma perché ritratta la politica? Non lo so, anche se vorrei saperlo. Vorrei saperlo perché questi sono atteggiamenti che ti aspetteresti dalla cosiddetta antipolitica, perché evidentemente la politica che li partorisce è quella scritta con la p minuscola. Tra l'altro, sempre nell'ambito di una discussione politica (con le d e p minuscole: pd?), il ministro Gentiloni si dissocia dall'iniziativa del collega di partito e di governo. Il ministro Gentiloni dichiara che non aveva compreso la portata di questa proposta di legge approvata da lui e dal consiglio dei ministri il 12 ottobre 2007. Insomma a distanza di una settimana, ma dopo qualche invettiva di Grillo ed altri blog, il ministro si dissocia da se stesso. Ma che affidabilità ci può dare un ministro che in consiglio dei ministri approva una legge dissociandosene la settimana successiva dicendo che non l'ha capita? E non vuole essere una critica la solo Gentiloni che ha fatto "outing". Infatti sono pronto a scommettere che a seguito di questa dissociazione ce ne saranno altre. Così si alimenta l'antipolitica e si genera disillusione e malcontento, altro che V-day!!!

Per chi fosse interessato può leggere sul blog i Grillo il testo della proposta di legge intitolata "Nuova disciplina dell’editoria e delega al Governo per l’emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale (disegno di legge 3 agosto 2007)"

Aggiornamento del 27/10/2007
Segnalo due link che rientrano nella discussione aperta. Il primo è di un mio amico blogger che si diverte a parlare di legge. Il secondo è un commento internazionale alla proposta di legge.
ddl editoria e già sono polemiche dal web ma i blogger non sono coinvolti
grazie mr president