Tutto ha inizio a tua insaputa quando da ragazzino ti godevi luculliane colazioni con gnocco fritto e caffè latte. Ricordi quanto era consolante e gratificante compensare il trauma della levataccia mattutina con un gnocchino fritto masticato inframezzando avidi sorseggi di un tiepido caffè latte. Ti riempiva immediatamente di entusiasmo ed energia, con gli stessi effetti che le arachidi hanno su Super Pippo. E partivi pronto ad affrontare qualsiasi cosa: draghi, mostri e perfino la scuola!
Purtroppo nessuno ti aveva informato sul fatto che l'uso smodato di fritto e grassi può far sì che si formino calcoli biliari. Quando lo scopri ormai è tardi, il rischio
della tua vita te lo sei ampiamente giocato con tutti quei buonissimi e stramaledetti gnocchini fritti.
Ma siamo nel ventunesimo secolo e risolvere il problema è una banale colecistectomia in laparoscopia. Sono 3 taglietti ed in una settimana sei come nuovo. Tralasciamo l'emergere del fattore Leiden che, contro ogni aspettativa della scienza, impone la sua esistenza e conduce ad un'embolia polmonare.
Uscito dal tunnel polmonare vieni accolto da una motoretta 180 cc, stile anni '50, con tanto di parabrezza da pensionato. Quanto di più rassicurante possa essere concepito in modalità due ruote dopo una Graziella. Non stiamo mica parlando degli scooter mod! A livello conscio tu non ami il rischio ed eviti rigorosamente la tangenziale e tutte le vie che sono un reale pericolo per il portatore sano di velocipede a motore. Eppure decidi inconsciamente di scivolare su un asfalto reso sdrucciolevole da ghiaino e nebbia che snebbia. Ma questa è un'altra storia che a tratti racchiude passaggi di confusione mentale che tutt'oggi ti paiono incomprensibili.
L'errore iniziale è quindi da ricondurre al gnocchino fritto. Come nella migliore tradizione anni '80 l'apparenza ha avuto la predominanza sulla sostanza. Era chiaro a tutti che il gnocchino fritto metteva a rischio girovita e morbidezza della pelle, ma a nessuno interessava realmente indagare sugli effetti nascosti nelle viscere. Lì dentro era troppo buio, meglio rimanere al sole.
E seguendo questa filosofia di luce mettiamo in chiaro per sempre che, potendo tornare indietro, non sarebbe possibile l'allontanamento dalla prassi "gnocco fritto" senza il quale non avresti potuto sconfiggere tutti i draghi, tutti i mostri e tutte le scuole che hai affrontato. :-)
Ma siamo nel ventunesimo secolo e risolvere il problema è una banale colecistectomia in laparoscopia. Sono 3 taglietti ed in una settimana sei come nuovo. Tralasciamo l'emergere del fattore Leiden che, contro ogni aspettativa della scienza, impone la sua esistenza e conduce ad un'embolia polmonare.
Uscito dal tunnel polmonare vieni accolto da una motoretta 180 cc, stile anni '50, con tanto di parabrezza da pensionato. Quanto di più rassicurante possa essere concepito in modalità due ruote dopo una Graziella. Non stiamo mica parlando degli scooter mod! A livello conscio tu non ami il rischio ed eviti rigorosamente la tangenziale e tutte le vie che sono un reale pericolo per il portatore sano di velocipede a motore. Eppure decidi inconsciamente di scivolare su un asfalto reso sdrucciolevole da ghiaino e nebbia che snebbia. Ma questa è un'altra storia che a tratti racchiude passaggi di confusione mentale che tutt'oggi ti paiono incomprensibili.
L'errore iniziale è quindi da ricondurre al gnocchino fritto. Come nella migliore tradizione anni '80 l'apparenza ha avuto la predominanza sulla sostanza. Era chiaro a tutti che il gnocchino fritto metteva a rischio girovita e morbidezza della pelle, ma a nessuno interessava realmente indagare sugli effetti nascosti nelle viscere. Lì dentro era troppo buio, meglio rimanere al sole.
E seguendo questa filosofia di luce mettiamo in chiaro per sempre che, potendo tornare indietro, non sarebbe possibile l'allontanamento dalla prassi "gnocco fritto" senza il quale non avresti potuto sconfiggere tutti i draghi, tutti i mostri e tutte le scuole che hai affrontato. :-)