Bollettino medico numero 95

Il paziente risponde a tono anche se con modalità non sempre lineari. Per esempio alla domanda del perché si aggiri in sedia a rotelle per i corridoi dell'ospedale con guardinga attenzione risponde che teme ritorsioni per la mancata adesione ai garini organizzati della gang ottuagenaria. Non ne capiamo il senso visto che la gang è stata sgominata per effetto del posticipo dell'età per la maturazione dei requisiti pensionistici. Ora i simpatici vecchietti sono tornati tutti in fabbrica.

Le lastre mostrano una sintesi programmatica decisamente avanzata per i tempi che stanno correndo nonostante l'evidente staticismo del paziente. Staticismo che ragionevolmente crediamo comunque antecedente alla frattura e colpevolmente protratto da diversi anni.
Con accenti e sfumature differenti chiodi, viti e catenelle, si sono assunte l'onere di garantire la maggioranza e tenere insieme l'acetabolo tecnicamente frantumato. Questa sintetica responsabilità è volta alla coesione del pezzo ed ha palesato i suoi primi effetti positivi. Il fatto che la responsabilità sia di natura sintetica e non di natura ferrea, garantirà al paziente nel prossimo futuro di poter rimettere piede in una banca senza che intervenga il blocco causato dal metal detector. Riteniamo opportuno, al momento, mantenere l'opzione di appoggio esterno delle stampalle che rafforzi il raggiunto stato e renda fattivamente possibile riprendere progressivamente la deambulazione fino a completa ripresa. Sono sacrifici mirati, ma necessari ed ineludibili per evitare che la crisi possa sfociare in una rottamazione completa. Al momento si sono già subiti diversi declassamenti che potranno essere recuperati solo nel lungo periodo con i necessari sacrifici.
Si rimanda ad una visita fisiatrica dell'8/1/2013 per valutare quale tipo di intervento fisico questa coalizione si possa permettere. Per il momento non si definiscono tempi e modi, ma potrebbe essere utile valutare la rimozione di chiodi e viti qualora si dimostrassero inutili al raggiungimento del risultato massimo. Questo taglio potrebbe essere necessario anche perché richiesto dall'Europa.

Il paziente lamenta anche un gonfiore persistente della zona tibio/polpaccio della gamba sinistra. Il fatto che abbia assunto anche un persistente colore rosso denota una chiara valenza ideologica della quale non intendiamo al momento farci carico. Soprattutto perché nella gamba destra non si è palesato un gonfiore di colore nero. Rinviamo il paziente ad un necessario approfondimento vascolare/angiologico che trovi il modo di estirpare con tutti i mezzi necessari questa insorgenza. Si consiglia una prima fase di contenimento tramite calze elastiche. La cosa potrebbe contrastare con la completa guarigione della cicatrice del ginocchio, ma noi siamo scienza e non fantascienza e delle due l'una: meglio salvare la gamba e tenere una brutta cicatrice, oppure salvare la cicatrice e perdere la gamba? La risposta è talmente evidente che il ginocchio valuta di ritirare l'emendamento predisposto a tutela della minoranza che rappresenta e la tibia si presterà ad un attento approfondimento per garantire la ricomposizione e ricongiunzione con il gruppo dei fuoriusciti nell'edema.

Alla luce del miglioramento della situazione gastro intestinale il 4/1/2013 il paziente riprenderà ad assumere l'anticoagulante che è una componente non indifferente della precedente emorragia cerebrale. Essendo il 4/1 data del compleanno della caduta in motoretta si sconsiglia di festeggiare con pizza, visto che la pizza sarebbe stato il pasto serale di un anno fa se mai il paziente avesse trovato il modo di tornare a casa invece che farsi recapitare in pronto soccorso. Non siamo scaramantici e sicuramente non è vero, però ci crediamo.

In generale le condizioni sono generalmente buone anche se la perdita di peso lascia spaesati i frequentatori del paziente che lo abbiano perso di vista in questi ultimi mesi. Si consiglia quindi al paziente di assumere per via orale nelle prossime settimane dosi consistenti di tortellini, rigorosamente in brodo, tortelli dolci al "sapore" e panettoni.
Escludiamo comunque la possibilità di svolgere un ruolo di supporto alla Befana perché conveniamo con la vecchietta che sarebbero a rischio i dolcetti da distribuire ai bambini.

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