Una lista del tennis che ho visto

  • Bjorn Borg: il campione dei campioni che illuminò la mia immaginazione mentre 8enne tiravo palline contro un muro
  • Ilie Nastase: in equilibrio sulla trave come una ginnasta rumena tra spettacolo sportivo e cabaret
  • Vitas Gerulaitis: colui che sapeva condurre uno scambio anche avendo in mano la pallina inutilizzata per il secondo servizio
  • Adriano Panatta: era italiano, era forte ed aveva il più bel movimento di servizio in circolazione che prontamente imitai, ovviamente in tono minore
  • John Lloyd: passerà alla storia per essere stato il signor Evert, ma i suoi movimenti erano impeccabili, da vero lord inglese
  • Ivan Lendl: l'antipatia scende in campo, ma quel devastante dritto in corsa te lo rende meno indigesto
  • John McEnroe: tutto quello che un maestro di tennis ti spiega di non fare lui lo faceva
  • Stefan Edberg: nell'invasione svedese dopo l'era Borg solo lui e Sundstrom giocavano il rovescio ad una mano, lui lo tirava benissimo
  • Yannick Noah: una volta dissi che con il suo fisico ed il mio braccio avremmo potuto fare qualcosa di significativo, dimenticavo che ci sarebbe servita anche la testa di Borg (under 26)
  • Andres Gomez: votato ad un approccio "bradipesco" del tennis, ma vincere a Parigi e per ben due volte a Roma qualcosa vorrà pur dire
  • Michael Stich: un gioco alto, magro, pulito, l'antropometria al servizio del tennis essenziale
  • Pat Rafter: non ha vinto Wimbledon, ma cresce parecchie spanne rispetto al connazionale Pat Cash
  • Pete Sampras: sarebbe stato perfetto se non avesse preso quell'insopportabile abitudine di farsi consegnare una pallina alla volta
  • Roger Federer: vederlo giocare fa apparire possibile anche l'impossibile, gli alieni sono già tra noi
  • Martina Navratilova: un "maschiaccio" australiano non avrebbe fatto nulla di diverso in quel tennis femminile
  • Hana Mandlikova: la versione cecoslovacca in gonnellino di John McEnroe e secondo me giocava anche meglio dell'americano
  • Andrea Temesvari: valeva sempre la pena di vedere un suo match, era proprio carina
  • Steffi Graf: arriva, scaraventa giù dal trono la Navratilova, e vince tutto quello che si può vincere

Nota a margine: escludendo due eccezioni per la loro indubbia "avvenenza" tennistica (Borg e Temesvari) tutti i citati giocatori tiravano il rovescio ad una mano. A buon intenditor...