La scuola pubblica è un bene comune?

La mia risposta, utilizzando l'ormai famoso senza se e senza ma, è sì! Un sì chiaro, netto, categorico!
Purtroppo evidentemente, nonostante i proclami preelettorali, nel centrosinistra non tutti la pensano come me.

Infatti oggi leggo sul giornale che la manovra per il 2007 prevede un taglio di 50.000 insegnanti per effetto di due misure previste in finanziaria

  1. l'aumento di mezzo alunno per classe
  2. la diminuzione delle bocciature

Provo a ragionare su questi due aspetti che mi lasciano un po' perplesso.
Passi per la "media del pollo" che consente di "spezzare in due" un alunno per farlo entrare contemporanemanete in due classi distinte , ma come possa la finanziaria definire che le bocciature potranno diminuire (20.000 in meno in un anno) proprio non riesco a capirlo. Scusate, ma sono i professori a definire i livelli di maturazione/apprendimento degli alunni, oppure questi si posso stabilire per legge? Mi pare che il periodo del 18 o 6 politico ce lo fossimo lasciato alle spalle ...

Quello che voglio dire è che se l'obbiettivo del governo è attenere 20.000 bocciati in meno in un anno la cosa può anche avere una sua logica ed è certamente  un'iniziativa lodevole. Per ottenerla credo si debbano incentivare i professori stimolandoli ed aiutandoli nei percorsi che possano aumentare il tasso di promozione degli allievi. Certamente però questo risultato non lo si ottiene deprimendo i docenti ed annunciando che comunque 50.000 di loro andranno a casa proprio grazie all'aumento della loro "produttività".
Che tipo di incentivo è quello di dire fai meglio il tuo lavoro, così più ragazzi saranno promossi ed io Stato potrò licenziarti?

Accantonato questo aspetto che mi pare di poter dire disastroso proseguo nella lettura e scopro un'altra cosa molto interessante (!!!).
Esiste un emendamento della Margherita che chiede di inserire in finanziaria altri 50 milioni di euro per le scuole private da aggiungere ai già assegnati 100 milioni.
Ho letto male, non può essere vero! Dopo quanto ho letto prima non possono avere la "faccia di bronzo" per chiedere questo!!!
Continuo la lettura per dimenticare questo passaggio che mi pare assurdo, ma la cosa non mi porta assolutamente sollievo, anzi. Scopro infatti che l'emendamento della Margherita è del tutto simile ad un emendamento di Forza Italia. Le uniche differenze tra i due emendamenti è che in quello della Margherita si cita "prioritariamente alla scuole materne", mentre in quello di Forza Italia non sono indicate priorità.

Ma cosa significa tutto questo? Non ci sono risorse per la scuola pubblica tanto che si prevede di dover tagliare e poi si cercano risorse per la scuola privata? Ricordo ai deputati che sulla Costituzione della Repubblica di cui i signori firmatari di questi emendamenti sono rappresentanti istituzionali è scritto che è possibile accedere a scuole private parificate, purché questo non comporti oneri aggiuntivi per lo Stato. Mi sembra una formula chiara che non può essere soggetta a fraintendimenti.
Ora mi pare che già 100 milioni di euro sia un onere non trascurabile, farli lievitare addirittura del 50% portandoli a 150 milioni, tra l'altro in un momento di "lacrime e sangue", in cui si chiedono grossi sacrifici alla scuola pubblica è inaccettabile.

Volto pagina, perché sono le 8:15 e sono già nervosissimo, e scopro che i tecnici della Camera dei Deputati dichiarano che la finanziaria reale è di 40 miliardi di euro e non 34,4 come annunciato dal governo ...

Altre mie considerazioni sulla scuola pubblica

Pensieri oziosi sulla pubblica istruzione