Autore: Fred Vargas
Giudizio: ***
Tre è il numero perfetto, quindi la trilogia "I tre evangelisti" è la cabalistica tensione alla perfezione? Non proprio essendo il tema dominante l'omicidio imperfetto laddove i colpevoli alla
fine vengono smascherati, anche se con grande fatica. Ma i superstiti vivranno tutti felici e contenti? Forse no, forse...
I tre evangelisti, Matteo, Marco, Luca, sono giovani studiosi di storia, precari perché impossibilitati a campare della loro passione (la storia) con le loro competenze. Decidono di ottimizzare
le spese andando a vivere in una casa che nel quartiere è nota come la topaia. Allegria! Ma l'impegno non manca...
Pochi soldi ed occupazioni occasionali (cameriere, uomo di pulizie, supplente scolastico) garantiscono la necessaria unione dei tre con l'aggiunta del vecchio zio di Marco che è colui che più di
tutti ha lavorato per formare la compagnia che più bislacca non può esistere.
I tre si stanno cordialmente antipatici, perché ognuno di loro si comporta ed interpreta la vita per quello che ha studiato. Ed i periodi storici in questione sono per natura incompatibili.
- Matteo è un archeologo, quindi il primitivo che parla poco, socializza ancor meno, ma che ha una primordiale predisposizione e sensibilità ad annusare i pericoli.
- Marco è il medievista, il colto studioso che deve ricostruire il suo lavoro su testi dotti e difficili per lettura ed interpretazione.
- Luca è lo storico contemporaneo, con una predilezione per la Grande Guerra, dalla quale trae costante ispirazione per affrontare le situazioni in cui vive come se fosse in una trincea durante il '14-'18.
È il vecchio zio di Marco, ex poliziotto dal passato assai opaco, che li battezza i tre evangelisti. Ed un suo ex collega del ministero dell'interno, più giovane, ma altrettanto controverso, li
coinvolge nelle indagini per le morti di donne. Dalla trilogia emerge che non siamo quello che mangiamo, ma siamo quello che studiamo, questo vale per i tre evangelisti, come per i due
"sbirri".
Il colpo di scena nascosto li aspetterà dietro gli angoli delle storie e non della Storia.