L'incanto del lotto 49

Autore: Thomas Pynchon

 

Giudizio: ***

Essere nominata curatrice testamentaria da un milionario, ex fidanzato, senza avere competenza in materia è cosa che può lasciare straniti. Scoprire poi che nulla di ciò che sai del mondo corrisponde all'idea di mondo in cui vieni catapultata può essere una prova assai ardua: nessun riferimento, dal più solido, il marito, al più effimero, l'amante occasionale, può esserti di aiuto. Pensare che la scoperta appena fatta potrebbe non essere definitiva e nemmeno fine a se stessa, ma tracciata in un oscuro disegno di cui non riesci a vedere che tremuli contorni, può gettarti in uno stato di profonda paranoia. Ogni volta che giri l'angolo trovi nuovi elementi apparentemente slegati, ma al contempo potenzialmente legati. Ma da chi? Il morto ha architettato tutto questo? Un disegno forse c'è, delle leggende sicuramente ti rincorrono, ma non riesci a dare ordine a tutte queste sollecitazioni.
E quindi come può operare un curatore testamentario se non può dare ordine? Deve trovare una soluzione, ma questa pare sempre fuori portata, anzi non appare e ti lascia disarmata in uno stato di frustrazione e di paranoia. Se poi lo psichiatra con il quale stai facendo terapia si scopre per quello che è stato il suo turpe passato nessuno e nulla potrà curarti. Il tuo docile marito non è più lui. Nemmeno il paladino che ha votato la sua vita ad aiutare gli innamorati per la disintossicazione dall'innamoramento attraverso l'associazione anonima innamorati può aiutarti. Ti sei imbattuta casualmente in lui, ma lui sa che è troppo tardi per te, come per lui. Il disegno è troppo grande, non riesci a percorrerlo. Sai solo che la risposta potrebbe giungere dal lotto numero 49 che verrà messo all'asta e quindi vai pronta a girare l'ennesimo angolo per verificare se la leggenda diventa realtà ed un ordine, almeno uno, verrà ristabilito.