La carta e il territorio

Autore: Michel Houellebecq

Giudizio: ****

Una vita ordinata dal caso è una vita casuale, oppure no? Sicuramente è ordinata, ma non direi casuale.
È un caso trascorrere solo la vigilia di Natale con il padre? Apparentemente no la definirei più un sentimento comune di assenza di sentimenti.
È un caso astrarsi dalla vita vissuta per immergersi nella vita "artistica"? Nulla è casuale, ma tutto va in una direzione che diversa non potrebbe essere: "Di fatto tutta la regione, con i suoi altiforni, le sue discariche, le sue strade ferrate in disuso su cui finivano ad arrugginire dei carri merci, le sue file di cassette tutte uguali e linde, abbellite talvolta da giardinetti, somigliava ad un museo della prima età industriale in Europa. Jed era rimasto impressionato all'epoca dalla densità minacciosa delle foreste che, dopo un secolo appena di inattività, circondavano le fabbriche. Soltanto quelle che potevano essere adattate alla loro nuova vocazione culturale erano state restaurate, le altre andavano in rovina. Quei colossi industriali, in cui si concentrava un tempo il cuore della capacità produttiva tedesca, erano adesso arrugginiti, fatiscenti, e la vegetazione colonizzava gli antichi edifici, si insinuava fra le rovine che ricopriva a poco a poco di una giungla intricata."
La direzione è segnata per tutto: per l'arte, per i sentimenti, per le industrie, per le caldaie, per l'ordine costituito e, a guardare nel buco nero, anche per l'uomo.