Addio alle armi

Autore: Ernest Hemingway 

Giudizio: ****

La professoressa di lettere propone letture estive che non potrà controllare: cambieremo classe. C'è l'obbligo, ma nessuno controllerà quindi un medio quindicenne italiano avrebbe dubbi sul come comportarsi? No, ma il genitore vigila ed in questo modo io conosco Hemingway.

Ricordo questo romanzo come una lettura di viaggio fatta sul treno (tradotta?) che mi portava a Sondrio a trovare degli zii. Lo ricordo abbinato a "Fotoromanza" di Gianna Nannini (hit del periodo) come se fosse una scena al rallentatore predisposto ad una progressione inarrestabile che mi avrebbe condotto al termine. Gli ideali, la guerra, l'amore, la vita, la morte si intrecciano e si annullano nelle pagine confezionate in modo tale che l'una trascini l'altra.

Il soldato è ferito nel corpo e nello spirito, disinteressato a ciò che lo circonda tranne che a lei, eppure trova il tempo per mettere il lettore a parte della tecnica che consente alle infermiere di rifare il letto anche quando il degente non può alzarsi. Sensazioni lontane, descrizioni anacronistiche giunte da un libro antico che narrava la Grande Guerra. Quasi 3 decenni dopo ho dovuto sperimentare in prima persona tecniche e modalità infermieristiche lette durante il tratto ferroviario Milano - Sondrio come se fossero una scena al rallentatore.