Lo straniero

Autore: Albert Camus

Giudizio: ****

Più che straniero direi estraneo o, addirittura, alieno al mondo che conosciamo. Infatti il cosiddetto consorzio umano può esprimere una gamma di sentimenti e di comportamenti che sono estranei al signor Meursault. Quest'ultimo ne produce diversi, alternativi e decisamente inconcepibili per il senso comune. La sua vicenda è esposta ad una umanità che non lo coinvolge e ponendolo ai margini di quel suo piccolo mondo. Meursault fatica ad imitare la vita che lo circonda, è lo straniero che, pur vivendo in un paese diverso da quello di origine, fatica a riconoscersi nelle abitudini locali dell'attuale residenza.
Non c'è nulla di disumano nel protagonista e forse è proprio il tragico finale che lo pone a pieno titolo nel consorzio dell'umanità. I sentimenti, i pensieri che attraversano il protagonista sono profondi e così radicati da escludere che ci possa essere una loro rivisitazione. Il ravvedimento non potrà esserci perché le cose andranno per come devono andare a prescindere dalle intime convinzioni di Meursault o di chiunque altro. Può apparire bizzarro che l'onesto e laborioso impiegato possa pensare di infastidire il titolare prendendo tre giorni di distacco dal lavoro per la morte della madre e può apparire quasi inumano che per questa morte Meursault non versi una sola lacrima, ma cerchi semplicemente di adattarsi a quello che gli altri si attendono da lui: abitudini e consuetudini che lo riguardano solo marginalmente. Al tempo stesso gli eventi descritti ci mostrano come invece non appaia strano al resto dell'umanità il formarsi di un giudizio morale costruito su questo figlio ingrato che non ha pianto la morte della madre invece che sul gesto che lo ha reso un criminale. Quasi che la tragedia del decesso dell'anziana donna, vissuta senza trasporto emotivo da parte del figlio, sia superiore alla tragedia successiva provocata da Meursault. Al protagonista questo dispiegamento della trama della sua vita appare ordinario, non può che adeguarsi limitandosi a prendere atto che il finale è segnato e che ad esso non può certo opporsi perché il mondo gira così. Estraneo fino in fondo ad un mondo umano, troppo umano...