Panorama

AutoreTommaso Pincio

Giudizio: ***

Si legge del lettore, il vero soggetto che rende vive le letture, anche quelle dimenticate, anche quelle sconosciute, anche quelle perdute, anche quella da valorizzare, anche quelle da disprezzare. Se leggere è sempre più improbabile, diventa di moda vedere la performance del lettore che legge. Legge per sé e non per gli altri che sono disinteressati alla lettura, ma apprezzano massimamente lo spettacolo della lettura anche se patetico nella sua messa in scena. Vedere leggere è il surrogato della lettura. Pace e bene.
Il lettore protagonista però non è un lettore qualsiasi, ma è il Lettore, quello che vive della letteratura, vive nella letteratura. Quello che non sa e non vuole fare altro che leggere. Quello che, intervistato, non mostra sé stesso, ma mostra le proprie letture come se non esistesse nulla di più e nulla di diverso nel Lettore se non quello che ha letto.
Rendere la passione di una vita un lavoro che fa vivere ben più che dignitosamente sarebbe un sogno se solo il Lettore potesse permettersi sogni personali e non trasposti dalla letteratura. Eppure accade. Fama e gloria. Effimera. Temporanea perché accade qualcosa che modificherà definitivamente la prospettiva del Lettore. Mai aveva scritto perché il suo ruolo non lo contemplava, eppure inizia a scrivere e diventa scrittore. Uno scrittore occasionale, costretto dalle circostanze, non certo scrittore per convinzione e per destino, ma per l'occasione procurata da un social network che richiede scrittura e visione. Il social network diventa il surrogato dello scrivere. In fondo, forse, i libri non servono più. Forse...