Il giovane Holden

AutoreJ.D.Salinger

Giudizio: ****
Avere sedici anni ed essere il secondo di quattro fratelli è impegnativo. Il primo fratello è molto più grande, è uno scrittore di talento e di successo. Nonostante il giovane Holden lo critichi sommessamente, il fratello maggiore svende il suo talento ad Hollywood. Il fratello minore che ama per il suo valore, prima che per la fraternità, muore prematuramente. Un trauma che sconvolgerebbe chiunque, ma la preoccupazione non è del giovane Holden, semmai dei genitori. Per fortuna c'è la sorella più piccola a cui il giovane Holden pensa con affettuosa premura. È per lei un regalo inconsueto, ma che dimostra l'attenzione del fratello maggiore per il divertimento della bambina.
Si direbbe il quadro di una persona più matura dei suoi sedici anni, ed è così, ma non nel senso che la società si attenderebbe. Il giovane Holden ha un rendimento scolastico disastroso, pluriespulso per l'insufficienza dei suoi risultati. Anche lui avrebbe un talento per la scrittura, ma quello è un dono naturale, per tutto il resto servirebbe un impegno che lui non mette.
Inoltre matura un disgusto per quasi tutti i suoi compagni che reputa stupidi, immaturi, o peggio. Stesso discorso per gli insegnanti. L'umanità lo disgusta a vario titolo e per diversi motivi. Il distacco da chi lo circonda è profondo, anche se i sentimenti sono contrastanti. Siamo nel mondo di un sedicenne in divenire, contrastato tra gesti generosi, quasi nobili, e comportamenti censurabili.
In questo sconquasso naturalmente entra anche l'amore, non dichiarato per una ragazza conosciuta da bambina e forse passivamente lasciato intendere per un'altra ragazza che molto meno lo interessa perché ha atteggiamenti che non sopporta e che comunque non potrebbe dargli quell'aiuto che lui chiede per seguire l'idea della sua vita futura. La realtà è ben lontana dall'immaginazione.
Tra poco i genitori verranno a conoscenza dell'ennesima espulsione, ma nulla pare preoccuparlo di più che creare una vita lontana da tutto e da tutti.

Interrogato sul perché questo libro andrebbe letto, pur non essendo di facile lettura, ho maturato questa convinzione. Credo che sia da leggere perché rappresenta l'adolescente americano, almeno di quell'epoca. Nel libro si trova la "ribellione adolescenziale" che assume toni e modi che io non ho mai trovato altrove, sovvertendo gli stereotipi a cui siamo tutti stati esposti a partire dalla seconda metà del '900.