Il mondo nuovo e Ritorno al mondo nuovo

AutoreAldous Huxley

Giudizio: ****

Il mondo nuovo 

È una favola, ma una favola vera, in potenza.
Una società soggetta al rigoroso controllo delle nascite, alla scientifica suddivisione dei ruoli basata sulla biologica programmazione. Tutti sanno esattamente cosa devono e possono fare. Lo faranno al meglio perché sono stati cresciuti e condizionati esattamente per questo. Il piacere che ognuno può ricevere e dare liberamente è conformato agli usi e costumi che tutti condividono. Se, nonostante tutto, qualcosa turbasse l'umano sentire c'è il soma, la sostanza che consente di fare sogni e viaggi senza che restino conseguenze ed alterazioni fisiche e che fa superare tutte le difficoltà. Ogni turbamento si può placare con una distrazione chimica.
Il mondo nuovo è un mondo pacificato, che prospera nella sua auto rigenerazione che include tutti coloro che sono programmati e collocati in una casella definita e definitiva: sono i "modelli" Alfa, Beta, Gamma, Delta, Epsilon. Ogni modello è programmato, scientificamente, per quanto deve garantire alla società e ad essa verrà garantita stabilità.
In questa società non c'è dolore nella morte, ma al tempo stesso non c'è piacere nell'amore. Morte ed amore genererebbero sentimenti destabilizzanti, esattamente come destabilizzanti sono l'arte e la scienza stessa. Per questo vengono nascoste, occultate con la propaganda e l'ipnopedia. Se sopraggiungesse la consapevolezza, questa deve essere estirpata con l'allontanamento del soggetto confinandolo in isole sperdute.
Questo mondo nuovo ha confini oltre i quali esistono territori selvaggi dove vivono popoli selvaggi. Questi sono bizzarri, fanno e dicono cose sconvenienti come praticare la monogamia e professare la credenza in dio. Vivono in famiglie, si innamorano, leggono Shakespeare, soffrono per la morte e, cosa più grave, non capiscono la civiltà e non ne vogliono fare parte, costi quello che costi.

Insieme a 1984 e La svastica sul sole, Il mondo nuovo è il romanzo distopico, o anti utopico, per antonomasia. A differenza del più famoso 1984 racconta di una dittatura "benevola" e pacificata che conduce al sonno della ragione e della passione per garantire stabilità e pace nella schiavitù dei singoli.


Il ritorno al mondo nuovo

Questo non è un romanzo, ma un saggio. Contiene alcune valutazioni dell'autore a posteriori, scritte ad una trentina di anni dalla stesura de Il mondo nuovo. Seppure il saggio venga scritto alla fine degli anni '50 è, per certi versi, ancora attuale. L'autore scrive di come alcune cose presenti ne Il mondo nuovo siano state e saranno decisamente più veloci di come le aveva immaginate e di come altre cose invece non le avesse nemmeno preconizzate. Riconoscendo in questa "cecità" un limite per il quale, però, non esiste un senso alcuno per riscrivere quanto scritto all'inizio degli anni '30. Nel saggio scrive di sovrappopolazione, di superorganizzazione, di propaganda nelle dittature e nelle democrazie, di lavaggio del cervello, di persuasione chimica e subconscia, di ipnopedia e di educazione alla libertà. Qualcosa si potrà fare per evitare la dittatura a cui tutti i segnali e l'esperienza di nazismo, fascismo, comunismo e propaganda sembrano condurci anche partendo da un ambito democratico?