Il condominio

AutoreJames Graham Ballard

Giudizio: ***

"Era trascorso qualche tempo e, seduto sul balcone a mangiare il cane, il dottor Robert Laing rifletteva sui singolari avvenimenti verificatisi in quell'immenso condominio nei tre mesi precedenti.
[...]
Laing guardò il grattacielo vicino a quattrocento metri di distanza. C'era un temporaneo guasto all'impianto elettrico e al settimo piano tutte le luci erano spente. Già si vedevano i raggi luminosi delle torce elettriche che scrutavano il buio, e gli inquilini facevano i primi, confusi tentativi di capire dove si trovavano. Laing li guardava soddisfatto, pronto a dargli il benvenuto nel loro nuovo mondo."

Il virgolettato è incipit e conclusione del romanzo, il principio che è anche il finale, letteralmente, del nuovo mondo.
Il condominio è una società in miniatura, non troppo complessa, ma abbastanza da affrontare i momenti di crisi come una comunità stratificata in classi sociali. I blackout ai piani bassi sono il primo evento destabilizzante, a cui seguono gli ascensori che si bloccano, l'aria condizionata che smette di funzionare, gli scivoli che dovrebbero garantire lo smaltimento dei rifiuti che si inceppano. Non c'è un momento preciso, c'è però una pregiudiziale responsabilità che ogni piano trasferisce sugli altri piani e quindi sulle altre classi sociali.
I 'poveri' dei piani bassi hanno bambini, rumorosi, i 'ricchi' dei piani alti hanno animali, che sporcano. Questa elementare distinzione contribuirà ad innescare progressivi stati individuali che vanno dalla rassegnazione al sogno di scalata sociale per godere dei privilegi dei piani alti che operano a difesa dello status da loro rappresentato. 
Fino ad un finale che lascia presupporre che ogni società punta a perpetuare sé stessa come modello anche se modello non può essere.