Proletkult

AutoreWu Ming

Giudizio: ****

La scienza asservita alla fantasia del benessere collettivizzato, la filosofia piegata al bene superiore della dittatura del proletariato, la rivoluzione come strada per trovare in modo collettivo altre strade. Contraddizioni e riconferme che gravitano sull'umanità terrestre ed extraterrestre.
Il socialismo compiuto da tempo in un altro mondo dove si discute della via da percorrere per sopravvivere al mondo in cui stanno finendo le risorse nonostante il socialismo compiuto. Un socialismo terrestre epico, ma incompiuto. Tradito dall'organizzazione bolscevica ortodossa che vuole dire al popolo ciò che è giusto e tacere ciò che più generare dissidio, ma senza fornire gli strumenti della cultura necessaria al popolo per cambiare in meglio. Una rivoluzione che predica una religione laica e dogmatica.
Al tempo stesso l'opera dell'eretico, che ha perso tutte le rivoluzioni: la rivoluzione del 1905 e la rivoluzione culturale che avrebbe dovuto affiancare la rivoluzione del 1917. È portatore di una filosofia ritenuta idealista (reazionaria) al confronto del vero marxismo e, abbandonato il palcoscenico politico, si è richiuso su sé stesso e sulla scienza collettiva. Si chiama Bogdanov e deve ricostruire e confrontarsi con il suo passato per aiutare una ragazza che viene da lontano, che viene dal suo passato e dalla fantasia (realtà?) di un vecchio compagno perso di vista tanto tempo prima.
Una partita a scacchi va condotta prefigurandosi la visione del fuoco che scoppia tra le linee nemiche grazie al modo in cui si muovono i pezzi sulla scacchiera per giungere alla vittoria. Cogliere incertezze, presunzioni, arroganze. Ma è vero anche il contrario, anche l'avversario potrebbe vedere lo stesso fuoco tra le tue linee. I nodi cruciali della partita possono portare alla disfatta, o alla vittoria, qualora il nemico faccia la scelta giusta. Vittoria che, se tradita, perde il valore. C'è altro oltre il cielo che vediamo o che immaginiamo nelle nostre fantasie, nei nostri sogni.