Il colibrì

AutoreSandro Veronesi

Giudizio: ****

Il destino che ci accompagna, precedendoci, per alcuni è più leggero che per altri. Anche se non lo sa, un colibrì potrebbe capire quanto sia faticoso sbattere vorticosamente le ali per restare fermo e non per volare, ma del resto non fa nulla che non sia nella sua natura, perché angustiarsi?

In questo libro si racconta l'amore, si racconta l'odio, si racconta la disaffezione, si racconta la distrazione, si racconta di sfortuna e di fortuna. Un padre abitudinario, una madre sopra le righe, un bambino troppo piccolo per la sua età, una bambina troppo curiosa e troppo sensibile, un altro bambino troppo distante da tutto e da tutti, ma non sempre, purtroppo. Tra tutti loro vite lontane, anche se vissute nelle stesse case, fino a che non succede l'irreparabile. Ma l'irreparabile non è mai solo, è sempre seguito da un altro irreparabile e così via, e così via, fino alla profezia del futuro che passa attraverso altre famiglie, che apre nuove prospettive cancellando speranze disattese, fortune non messe a frutto, per errore o per volontà.

Il libro è disposto come tasselli, all'apparenza disordinati, ma solo se si pensa che il tempo sia l'unico ordine possibile. Qui l'ordine del tempo si piega e si dispiega nel disordine delle vite, nell'urgenza di trovare un inizio per approdare alla fine che abbia un senso compiuto, che sia la vera pace. A questo si giunge privati di tanto, ma non di tutto, privati dal "si poteva fare o dire", ma non per tutto, ma non su tutto. È un lungo ballo, finito come meglio non si poteva, con tutti gli errori compiuti e tutte le speranze perse, ma senza un secondo giro perché il primo è bastato, perché ora c'è la nuova speranza che tutto ciò che è accaduto è successo per quei capelli ricci che sapranno unire e non dividere. Finalmente.