L'arte di disobbedire raccontata dal Diavolo

Autore: Stefano Scrima

Giudizio: ****

Illuminante e, del resto, chi potrebbe essere più illuminante di colui che porta la luce? Un volo sulfureo (e che volo) sull'arte in cui tutti ci siamo cimentati: disobbedire. Oppure è capitato solo a me di essere parte di questo dialogo?: "Hai finito i compiti?", "Sì." che al tempo stesso metteva in pratica disobbedienza e menzogna. Riprovevole e diabolico.
In questo libello il Diavolo in persona, attraverso un portavoce come qualsiasi povero diavolo pubblico che si rispetti, ci racconta quale e quanto è cruciale il suo ruolo sulla nostra vita mortale. Il crocicchio non è mai un caso se di mezzo c'è il Diavolo.

Lucifero è un predestinato bellissimo, brillante, intraprendente e, sicuramente, ambizioso. Per questo suo essere (ma chi, se non il Creatore stesso, lo ha creato in tal modo?), mette in pratica la ribellione che passa alla storia come l'eterna lotta tra il bene ed il male. Lucifero ritiene impropria questa rappresentazione per contrapposizione e ci racconta come la peculiarità della sua ribellione stia nel dono eterno che fa all'intera umanità di poter scegliere tra obbedienza o disobbedienza. Detto altrimenti ci dona la libertà. Un atto di altruismo che, ingiustamente, non gli viene riconosciuto.

Di questa possibilità inestimabile possiamo godere grazie alla sua primigenia ribellione che da millenni si vuole condannare per redimere l'umanità intera dal male. Eppure, a suo dire, tutte le altre storie che lo riguardano sono infamanti fandonie perché in verità lui ci ama e non brama le nostre anime: cosa se ne farebbe di una pletora di anime disobbedienti? Su questo c'è da convenire perché ci ama al punto tale che ha donato a noi tutti la libertà di dubitare, tra gli altri anche di lui. Senza il suo gesto saremmo privi di questo privilegio ed il Paradiso terrestre sarebbe la nostra gabbia eterna.

L'amore del Diavolo è sincero altruismo e non va inteso nel senso dell'amore che ogni creatura dovrebbe avere nei confronti delle altre creature attraverso Dio, ma interpretato (apprezzato? Tutto ciò che passa dal Diavolo ha un prezzo...) come diretto per quello che siamo e non per quello che dovremmo essere. Quindi anche i cattivi dovrebbero essere amati ed il Diavolo ama anche (soprattutto) loro. Dirompente e prossimo al vangelo. Questo dono che ci ha fatto gli è costato il precipizio negli inferi, ma padrone della sua libertà che rivendica e che ci invita a praticare quale nostro mentore (oscuro). Perché se pratichi il dubbio in modo sistematico e non ti accontenti di accettare verità rivelate che richiedono un'adesione fideista, allora disobbedisci, ti ribelli. Cosa che non si fa per partito preso, ma perché si sceglie di praticare il dubbio. Questo lo possiamo fare solo praticando sempre il pensare, il filosofare, approfondire per conoscere. Se si ha l'accortezza di non produrre danno ad alcuno questa è la strada da percorrere per restare libero e per suggerire sempre la libertà a tutti e per tutti.