La misura del tempo

Autore: Gianrico Carofiglio

Giudizio: ****

Una sorpresa (felice?) coglie l'avvocato Guerrieri nel suo studio. Studio che condivide da avvocato anziano (il tempo corre, non si ferma mai, nonostante ci paia che in alcuni momenti acceleri ed in altri rallenti) con i colleghi ed il sacco d'allenamento per la boxe, espressivo e complice come forse nessun altro nei momenti di bisogno. Guerrieri non smentisce la sua indole che lo trascina a meditare su cosa è stato, su cosa ha cambiato il tempo trascorso. Perché, se ora è quello che è, lo deve anche a quella ragazza che adesso si presenta davanti a lui, diversa, non solo invecchiata. E quanto sarà diverso Guerrieri agli occhi della donna lo si intende dai pensieri di Guerrieri in eterna lotta tra ciò che può e ciò che deve, ai limiti del possibile e dell'impossibile, ma con la solita ragionevolezza che lo guida.
Il caso vuole che il caso sia un processo di appello che vede il suo cliente condannato in modo schiacciante in primo grado. Però non è il fato, o il tempo passato, che spinge Guerrieri ad accollarsi quella che all'apparenza è una causa persa, ché in effetti è già stata persa da un collega in primo grado. È il solito Guerrieri che intravede una via e decide di percorrerla forse per negare ciò che il tempo cambia o forse, in modo più sottile, per indagare ciò che il tempo cambia. L'esito dell'operazione, per citare il protagonista, sarà un 50 e 50, fino al finale oltre il finale accertato. A suo modo la strada è stata percorsa nonostante le buche ed anche grazie a due momenti cruciali di lucida consapevolezza corroborata da esplicita e forse, solo immaginata perché tacita, approvazione. Le protagoniste di questo interessato consenso, reale o immaginario che sia, sono una giovane magistrata ed una altrettanto giovane componente della giuria popolare nel processo di appello. Le parole di Guerrieri in contesti assai distanti, una conferenza di un avvocato anziano a giovani magistrati ed il dibattimento nel corso di un processo di appello, sono cariche di valore etico e morale e le due giovani donne lo colgono, o almeno nel secondo caso così pare, come Guerrieri comunque vuole immaginare.

L'avvocato Guido Guerrieri è vivo e medita insieme a noi, cerca giustizia anche se deve utilizzare la legge e non solo la testa ed il cuore.