L'eredità di Eszter

Autore: Sandor Marai

 

Giudizio: ****

 

Questo è un racconto "ipnotico" che aggancia gli occhi del lettore attraverso la semplicità della nuda vicenda, quella che non dovrà essere perché sarebbe impossibile che fosse. Ogni attore della storia è certo che non potrà accadere di nuovo quanto già accaduto. Tutti sono pronti, ognuno con motivazioni proprie, ad essere all'altezza della situazione, ora che sanno, ora che, chi più, chi meno, tutti sono rimasti scottati. Tutti pronti tranne lei, Eszter, la più colpita di tutti che, in cuor suo, sa già che si ripeterà tutto come allora. Lei è rimasta ferma su quelle parole che non hanno avuto il seguito promesso. Per anni quelle parole hanno alimentato in cuor suo vane speranze, al tempo stesso anelate e negate.

 

Eszter non è più giovane. La vita le ha riservato amarezze profonde, a partire dal matrimonio tra la sorella maggiore, Vilma, ed il suo amato Lajos, portato nella casa di famiglia dal fratello Laci di cui Lajos era caro amico. Lajos ha avuto la forza e l'abilità di convincere tutti delle sue capacità fuori dal comune, ma in verità inesistenti. Una persona in grado di mentire con tutti e su tutto, anche sulle cose più profonde: l'amicizia e l'amore. A suo modo una persona fuori dal comune alla quale Eszter è rimasta profondamente legata anche se non lo vede da venti anni. Finché non arriva un telegramma nel quale Lajos annuncia il suo ritorno che alimenta timori ed aspettative. Eszter è incapace di sciogliere il nodo che li avrebbe potuti legare per la vita e che invece ha ancorata solo lei a ricordi controversi che non le danno la forza di reagire ad una nuova situazione nella quale si trova suo malgrado.