Canone inverso

Autore: Paolo Maurensig

 

Giudizio: ***

 

Le diverse storie e persone che trovano albergo in questo romanzo hanno la musica in comune, in alcuni casi anche in modo inconsapevole o per interposta persona.

 

Il collezionista che acquista un violino ad un'asta. Per lui è un pezzo sottovalutato, la qual cosa lo soddisfa pienamente perché lo ritiene splendido ed adeguato per entrare a far parte della sua collezione acquistandolo ad un prezzo assai vantaggioso.

Lo sconosciuto disposto a tutto, anche a comportamenti sconvenienti, per venire in possesso del violino. Non è riuscito a partecipare all'asta ed in qualche modo, con il suo atteggiamento, spaventa il collezionista. Si rivela poi sinceramente interessato solo alla constatazione dell'esistenza di quel violino, come se fosse un oggetto per lui perso nella leggenda.

Il violinista che ha conosciuto lo sconosciuto. Lo ha prima stupito ed ammaliato per la maestria nell'uso dello strumento, poi gli ha raccontato la sua vita e come è stato possibile che un musicista così valente sia finito a raccogliere spiccioli esibendosi nelle birrerie. Questa storia meriterebbe di essere scritta da parte dello sconosciuto, che è uno scrittore, ma che ha difficoltà a raccapezzarcisi.

L'amico del violinista, quello bravo tanto quanto il violinista. Si conosco nella scuola dei musicisti, quella che insegna la disciplina della musica e ruba l'arte alla musica. I due sono praticamente inconfondibili, un'affinità elettiva che li fa duettare e riconoscersi reciprocamente come se fossero fratelli di musica, quella alta, anche se provengono da condizioni sociali e familiari assai differenti.

Nel libro si percorrono e rincorrono rivoli che fuoriescono dai filoni maestri e che ne arricchiscono il misterioso progredire. C'è l'amore e l'amicizia nella musica, un legame talmente stretto che può manifestarsi anche con inattese distorsioni ed improvvise variazioni. C'è la povertà di chi non conosce l'arte della musica e la ricchezza di chi ne può godere appieno. C'è la bellezza della donna che ti bacia perché tu devi continuare a suonare così bene, come hai fatto ora, e per sempre prima che lei si perda e che tu la perda, tranne che nei tuoi sognanti ricordi. C'è la bontà dell'uomo che sa di non poter essere come se fosse il padre naturale, ma che ama talmente la madre che non può fare a meno di amarne anche il figlio essendo questo parte dell'amata. E poi c'è il canone inverso, quell'incrociarsi e duettare in contrapposizione. Un duello infinito di due anime che potrebbero essere una sola anima in due corpi distinti o un solo corpo con due anime distanti che si riconoscono nell'arte della musica.

 

Perdere l'arte significa perdere tutto, la storia, la vita, la ragione.