L'alba dei nuovi dèi. Da Platone ai Big data

Autori: Andrea Colamedici e Maura Gancitano

 

Giudizio: ***

 

Potrebbe non essere un'apocalisse se... dietro questo "se" la ricostruzione di un percorso lungo millenni e la prese d'atto che potrebbe essere il momento di rimettersi in cammino.

 

La filosofia nasce in un momento di rottura nel quale l'uomo si libera dal "dio che parla nella sua testa" e si rende consapevole del proprio pensare, del proprio ragionare in autonomia. Gli eroi dell'antica Grecia sono uomini che agiscono su "suggerimento divino", la nascita della filosofia introduce l'elemento di rottura di questa "sensazione". Induce la consapevolezza che il pensiero è proprio dell'essere umano e non un suggerimento divino. Socrate ancora "sentiva un demone" che lo induceva a fare la cosa giusta, ma con Platone questa sensazione viene superata. Questo elemento di "rottura", insanabile, garantirà i progressi della Ragione e la fuga dagli dèi. A partire da Platone, per arrivare ai giorni nostri passando dall'illuminismo, viene costruita una scenografia di certezze provate, illustrate, approfondite, migliorate. Tutte le certezze che oggi noi ci portiamo appresso e che ora non ci paiono così evidenti.

 

I due autori mettono in parallelo la situazione in cui nasce la filosofia, così come l'abbiamo conosciuta per oltre due millenni, con l'attuale situazione nella quale si trova l'essere umano. Allora ci fu una crisi dovuta alla frattura tra gli dèi e l'umanità. Tale crisi fu affrontata, ma non sanata dalla filosofia. Ed oggi, carichi delle scoperte dovute al percorso della Ragione, ci troviamo in una società in crisi nella quale vengono meno le certezze che credevamo consolidate. Ora dobbiamo capire cosa vogliamo e cogliere dalle nuove condizioni che si sono create quegli elementi che potrebbero essere un'opportunità per evitare l'imminente apocalisse. Difficile, ma non impossibile purché si tenga presente il nuovo "ecosistema" in cui siamo collocati. Isolati, alienati, precarizzati, bombardati da informazioni che ci raggiungono in tempo reale sui nostri smartphone, ci sentiamo persi ed abbandonati nella tempesta. Abbiamo creduto di potere tutto ed ora abbiamo il riscontro tangibile di essere impotenti di fronte alla realtà da affrontare. Forse è giunto il momento di fare i conti con l'incertezza che sarà sempre presente perché non potremo avere tutto sotto controllo anche se, creando le "opportune reti di salvataggio", potremmo ragionevolmente affrontare il futuro con maggiore fiducia. I nodi delle reti non sono solo discipline interlacciate, ma sono esseri umani in grado di affrontare insieme gli inevitabili rischi.