Ufo 78

Autore: Wu Ming

 

Giudizio: *****

 

La vita [e la morte] sul pianeta terra nel 1978, per citare in modo bislacco Giuseppe Genna, scrittore di cui viene citato un sogno dell'epoca.

 

Tasselli affastellati che, collocati nel modo più opportuno, vanno a ricomporre un puzzle tra gli infiniti puzzle possibili del 1978. Avvistamento di Ufo, rapimento ed uccisione di Aldo Moro, la lotta politica, la lotta armata, la scomparsa di ragazzi per colpa di alieni, la droga, le utopie di una comunità, le differenze sociali che esplodono, il malessere generazionale, la musica, l'amore e l'odio, Gladio, lo studio di parti di tutto questo perché non è possibile abbracciare tutto.

 

Al contrario questo romanzo abbraccia tutto. Dà una sola risposta attraverso la testimonianza di una bellissima foto, ipotizzandone le conseguenze, e narra le vicende che collegano in modo casuale persone lontanissime che in quel 1978 si ritrovano vicine fisicamente ed emotivamente.

Uno scrittore di successo, un paleocosmologo, viene attratto da una vicenda che è tanto personale quanto legata agli argomenti di cui lui si occupa. Una giovane antropologa viene attratta da una vicenda che è tanto legata agli interessi professionali quanto diventa poi personalissima. Un forestale di poche parole che, silenzioso, macera il dolore per la sparizione di due scout su un monte di cui è custode e sommo esperto. Ufologi che inseguono gli avvistamenti per smascherare l'inganno. Ufofili che sono interessati solo all'esperienza dell'avvistamento e non alla sua catalogazione. Un luogo "magico" di streghe, di alieni, di strategia della tensione e di guerra fredda. Una comunità di pari, che si dimostra essere utopia, in una lotta impari per la sua sopravvivenza e che per questa si trasforma perdendo cuori, amori, purezza, o ipotesi migliori per cui vale la pena vivere. Ex tossico dipendenti che, riusciti a trovare una misura di vita nella comunità, dubitano della forza che hanno trovato nella comunità, e che altri potrebbero trovare, e temono la loro debolezza.

 

Su queste vicende aleggiano tre scomparse eminenti: due giovanissimi scout sul monte Quarzerone, Jacopo e Margherita, ed Aldo Moro a Roma che scrive ai notabili del suo partito "Il sacrificio degli innocenti è inammissibile".

Questo libro è un'opera che squarcia un periodo della Repubblica italiana che non ha trovato le risposte a fronte delle tante domande che ci pone.