Sono mancato all'affetto dei miei cari

Autore: Andrea Vitali

 

Giudizio: ***

 

Un finale atteso già nel titolo, eppure a suo modo inaspettato, si manifesta in questo breve diario di un uomo semplice, orgoglioso, spigoloso che è marito, padre, commerciante.

 

Il negozio di ferramenta sotto casa è suo. La vita scandita dai perfetti orari di apertura: sveglia ore 6, apertura ore 7, pranzo servito dalla moglie alle 12.30, riposino pomeridiano e poi via, di nuovo in negozio fino alle 19. Alle 21,30 pronto a dormire nel letto dopo un assaggio già fatto sul divano. In questa quotidianità tutta la professionalità e tutto l'orgoglio di saper fare il suo mestiere e di sapere come si affronta la vita.

 

Eppure... eppure proprio la vita, così precisa, puntuale, professionale viene messa a dura prova dai cari perché il "mestiere" di marito e padre non è stato adeguatamente "curato" come fatto con i clienti. All'orizzonte si addensano le nubi dei tre figli che crescono e nessuno dei tre sarà in grado di dargli tranquillità prima e sicurezza poi.

 

Lui così sicuro nelle sue certezze, tanto che "se la cosa non ti sta bene la porta per uscire è sempre lì", si ritrova a ad affrontare situazioni inconcepibile create dal sangue del suo sangue, in parte dovute al suo agire ed in parte dovute al suo non agire. E gli errori, attivi e passivi che siano, vengono tutti al pettine prima del gran finale.