Everyman

Autore: Philip Roth

 

Giudizio: ***

 

Percorrere le strade della vita sapendo che si può morire, non perché tutti lo sanno, ma perché l'hai visto accadere vicino a te, da bambino, quando nessuno pensa alla morte. Poi, alla fine, morire senza accorgersene perché hai preferito il silenzio ad inutili e fastidiose chiacchiere.

 

L'apertura è il segnale del senso che attraversa la vita del protagonista: siamo al suo funerale ed i parenti lo stanno ricordando per quello che è stato per loro e non per quello che è stato. È da questo preambolo tombale che inizia la storia della vita del protagonista che per primo non sarebbe sicuro di sapere quello che è stato veramente se non colui che ha incontrato la morte fin da bambino: un cadavere che galleggiava verso la riva nel luogo di villeggiatura, un ragazzino, suo compagno di stanza nell'ospedale, che muore la notte prima che il chirurgo salvi la vita al protagonista per intervenire su una brutta peritonite. Da quel momento la salute del protagonista non è più una certezza ed il suo fisico non è più una sicurezza.

 

Eppure lui affronta la vita con il pragmatismo di un uomo vivo che vive. Da ragazzino aiuta il padre che ha una gioielleria e finiti gli studi capisce che non potrà vivere della sua arte di pittore. Entra in un'agenzia pubblicitaria e fa carriera. Si sposa, ha due figli, ma tradisce la moglie. Sposa l'amante, ha con lei una figlia, ma tradisce anche questa moglie. Sposa la nuova amante, ma è troppo tardi quando si accorge che lei non sarebbe in grado di prendersi cura di lui malato: è una bambolina tanto sfrenata quanto inconsistente.

 

Il tempo ha segnato un solco nel suo animo prima che nel suo cuore. Muoiono i genitori. Prima la madre che gli aveva dato tanta fiducia quando in pullman lo aveva accompagnato in ospedale per l'operazione. Poi il padre che gli aveva assegnato delicati incarichi facendogli trasportare valori consistenti quando era ancora un ragazzino. In tutto questo il suo fisico fa le bizze e questo fa nascere un senso di invidia nei confronti del fratello che, seppur più vecchio, è ricco, è sano, è emotivamente stabile. A differenza del protagonista che ha praticamente rotto i rapporti con i due figli del primo matrimonio ed ora tiene in massimo conto l'amore inatteso che gli mostra la figlia del secondo matrimonio.

 

Poi arriva la pensione e con essa la morte di ex colleghi di lavoro. La promessa che si era fatto di dipingere quando sarebbe andato in pensione si infrange in un rapido disinteresse per la pittura. Un disinteresse che passa anche dal suicidio di una donna che seguiva i suoi corsi di pittura per anziani. Eppure resta un personaggio controverso che ci prova con una ragazza che ha oltre trent'anni meno di lui, che cerca risposte apparentemente superficiali dal becchino che ha sistemato le tombe dei suoi genitori e che, con ogni probabilità, sistemerà anche la sua: se non sarà lui a farlo lo farà il figlio.

 

All'ultimo appuntamento in ospedale va con leggerezza e con una certezza, la mortalità è nella natura della vita. Meglio non sentire inutili e fastidiose chiacchiere.