Sostiene Pereira

Autore: Antonio Tabucchi

 

Giudizio: ****

 

Una meditata testimonianza della vita del protagonista, moderata, metodica, abitudinaria, senza accampare scuse o giustificazioni nonostante i rimpianti. Un resoconto riportato come se fosse cronaca giornalistica di una testimonianza di vita trascorsa tra ufficio e casa in una dittatura percepita in modo crescente.

 

Il dottor Pereira conversa con la foto della moglie defunta e condivide con essa fatti ed eventi di una vita ordinaria che gira intorno alla letteratura francese ed alle traduzioni per la pagina culturale di un quotidiano pomeridiano, il Lisboa. L'esigenza di avere un collaboratore per la stesura dei necrologi di illustri letterati gli fa incontrare un giovane volenteroso, Monteiro Rossi, ma che con la sua brillantezza ed effervescenza ed audacia esce dalle righe. Nulla di ciò che scrive il giovanotto è pubblicabile e il moderato dottor Pereira applica una censura preventiva alla censura di Stato. Eppure tutto il lavoro del ragazzo viene conservato e, anche se Pereira non lo sostiene apertamente, le idee rivoluzionarie del suo collaboratore lo coinvolgono. Pereira conosce la sua ragazza ed il coinvolgimento nella vita di Monteiro Rossi è tale da sentirsi investito nel ruolo paterno, lui che figli non ne ha avuti.

 

La limonata come abitudine consolidata per il dottor Pereira che non beve alcolici, diventa una trasgressione quando la dieta la vieterebbe. Una piccola rivoluzione privarsene ed una grande rivoluzione tornare ad essa come rifugio di piacere. Matura la necessità di uscire da un'oppressione personale e collettiva che incombe sul Portogallo. Anche scrivere necrologi di letterati od occuparsi dell'innocenza della letteratura francese dell'800 o scrivere di anniversari letterari possono essere interpretati come atti di ribellione alla dittatura. La consapevolezza di questo conduce il dottor Pereira a mettere in gioco sé stesso fino al gran colpo finale, quello che lo porterà in Francia con la foto della moglie.

 

Pereira è un cattolico, ma non crede nella resurrezione della carne. Vorrebbe confessare questo peccato perché non ha altri peccati da confessare. È troppo moderato per peccare eppure è prossimo all'eresia. È troppo moderato per la rivoluzione eppure il suo gesto, il suo piano escogitato con metodica lucidità, sarà una pacifica insurrezione.